Dagli anni 2000 ad oggi lo stereotipo femminile è passato da questo
a questo
Da donne dovremmo esserne in generale felici, per due ordini di ragioni:
La prima, oggi essere donna significa anche potersene andare in giro in pigiama struccate e con i capelli in aria senza destare alcun tipo di sospetto o disagio formale nei confronti degli “altri” (quel gruppo indefinito di persone, conosciute e non, che possono però farci sentire giudicate)
La seconda, grazie all’effetto “no-makeup” il nostro impatto ambientale può sensibilmente ridursi. Utilizzare poco (o nessun) trucco, lacca o profumo alla fragola ci permette di evitare la dispersione nell’aria, nei mari e beh un pò ovunque di inquinanti di vario genere.
Nel caso in cui non vi sia mai sorto il dubbio sappiate che i cosmetici contengono una serie di sostanze chimiche inquinanti, dai siliconi ai VOC che hanno impatto sulla nostra salute e su quella dell’ambiente.
In Europa la normativa di riferimento è il regolamento (CE) N.1223/2009, nell’allegato II e nell’allegato III sono elencati tutti gli ingredienti rispettivamente non utilizzabili e utilizzabili con restrizioni all’interno delle formulazioni.
Alcuni ingredienti però come i famosi siliconi, i cessori di formaldeide e così via non sono inseriti all’interno di questo regolamento ma risultano essere estremamente dannosi per l’ambiente.
Esempi di siliconi sono Dimethicone, Amodimethicone, Cyclomethicone, Cyclopentasiloxane Polydimethicone, Quaternium-80
Prodotti come il fondotinta Super Stay 24h Full Coverage Foundation Maybelline contiene Dimethicone, così come lo shampoo Pantene Lisci effetto seta. I siliconi non sono dannosi per la salute umana ma lo sono per l’ambiente perché sono molecole chimicamente resistenti, inerti e poco biodegradabili.
Cosa puoi fare tu?
Beh principalmente ridurre drasticamente l’uso di queste sostanze, cambiando look passando dallo stile tata Francesca a qualcosa di più sobrio oppure sostituendo con prodotti più sostenibili e sicuri che potrebbero non dare lo stesso risultato capelli effetto seta, ma darci la sicurezza di non uccidere lentamente parrucchieri e animali marini.
Per esempio, possiamo usare shampoo solidi e deodoranti no gas e via discorrendo.
Infine chiedere allo Stato Italiano e all’Unione Europea una responsabilità maggiore, chiediamo prodotti non solo sicuri ma anche sostenibili per l’ambiente.