Dopo l’ultimo rapporto dell’ONU-IPCC “Riscaldamento globale a 1,5 gradi”, preparato a Incheon in Corea, in cui si sottolinea che se i paesi della Terra non prenderanno provvedimenti per limitare i gas serra, il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi fra appena 12 anni, nel 2030.
Ieri è stato reso pubblico sul Journal of Investigative Medicine il primo studio che rende noto come alti livelli di inquinanti atmosferici, in particolare le polveri sottili, possono essere collegati allo sviluppo del cancro alla bocca. Uno studio che si aggiunge alle crescenti evidenze sui danni causati dall’inquinamento alla salute umana.
Nel tentativo di limitare i danni Milano procede con il Blocco auto diesel
dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30, non potranno circolare le auto diesel dalla categoria Euro 0 alla categoria Euro 3 compresa;
dal 1° ottobre 2020, semestre ottobre-marzo, dal lunedì al venerdì, divieto di circolazione per le auto diesel fino ad Euro 4 comprese;
- dal 1° ottobre 2025 i divieti si estenderanno ai diesel Euro 5.
Ma bloccare le auto diesel è una soluzione? O è solo l’ennesimo tentativo di farci cambiare automobile? quanto si protegge effettivamente l’ambiente rottamando la vecchia auto e comprandone una nuova?
La risposta è che se vogliamo avere un’aria più sana nella nostra città, l’unico rimedio è cambiare le nostre abitudini, diminuire dell’80% gli spostamenti in macchina, e favorire l’uso dei mezzi pubblici, e della bicicletta per gli spostamenti urbani!
Non ci sembra però che dal Comune vengano fatti i passi nella giusta direzione, infatti, le uniche misure che vengono prese più che a proteggere la salute dei cittadini e l’ambiente sembra che servano a fare cassa, andando come sempre a sfavorire le classi in svantaggio economico, e sì perché per andare in piazza duomo con il SUV, basta pagare il così detto ecopass e il gioco è fatto, il vostro smog non è più nocivo.
E nel caso la vostra auto che funziona perfettamente venga considerata inquinante basta comprarne un’altra, e potrete continuare a circolare come avete sempre fatto, ovviamente le emissioni prodotte nella costruzione di migliaia di nuove vetture non vengono prese in considerazione. Ed ecco che chi può permettersi di pagare, può continuare ad inquinare indisturbato.
Ma oltre il danno la beffa, e si perchè dal prossimo 1° gennaio chi ha sempre preferito lo spostamento con i mezzi di trasporto pubblici, sarà penalizzato con un aumento dei biglietti a due euro e un rincaro degli abbonamenti, senza che però vengano incrementati i servizi in alcun modo.
Invece che prendere esempio dai paesi del Nord Europa, che favoriscono una mobilità sostenibile introducendo sempre più restrizioni per l’uso dell’auto nei centri abitati, facilitando l’uso della bicicletta e dei mezzi pubblici, in Italia andiamo in controtendenza usando l’inquinamento atmosferico come l’ennesima trovata per fare soldi alle spese delle fasce più deboli della popolazione.
E’ il momento di intervenire, e chiedere al Comune di Milano di cambiare rotta, quello che serve è una rivoluzione ecologica, che riduca l’uso delle automobili (e non le sostituisca semplicemente), incentivando l’uso dei mezzi di trasporto pubblici rendendoli sempre più accessibili ed efficienti (invece di aumentare i prezzi).
L’aria è un bene prezioso che vale molto di più degli interessi economici di chi ci governa.
Ma insieme possiamo cambiare le cose da oggi! Usando la bicicletta possiamo fare tutti la differenza ogni giorno, senza dover aspettare che i poteri si decidano a cambiare.
Ma il cambiamento è possibile anche quando si è obbligati ad usare l’auto, come? Rendendo la vita più facile ai ciclisti, evitando di parcheggiare sui marciapiedi o in doppia fila, riducendo la velocità, rispettando il codice, e creando una viabilità sicura per tutti gli utenti della strada.